Sulla spianatoia di legno si ergeva la piramide di farina
con al centro l’avvallamento pronto ad accogliere le uova. Con movimenti circolari,
le mani esperte raccoglievano la farina erodendo pian piano le fragili pareti
del cratere, stringendo e schiacciando amalgamavano gli ingredienti in una
palla elastica e dorata che inesorabilmente soccombeva e si allargava sotto la
spinta del matterello. Questo correva avanti e indietro mentre la sfoglia schioccava
sul tagliere di legno assorbendone la ruvidità e il profumo. Al termine, il
foglio sottile di pasta veniva arrotolato o ritagliato in quadrati, mentre le
strisce di risulta si trasformavano in piccoli coriandoli di pasta.
tagliere, ed è già tanto se si riescono a lavorare gli impasti senza che si
smaglino fra le mani. Bisogna trattarli con delicatezza e rispettarne la
fragilità. Però, quando si raggiunge il risultato, la soddisfazione è doppia,
da un lato la gioia di non dover ingoiare ravioli di plastica e dall’altro la
consapevolezza di aver vinto una sfida.
volta questa sfoglia, che, nonostante TUTTO, risulta elastica e setosa e che
durante la cottura mantiene la forma che aveva prima di essere immersa
nell’acqua bollente… e questa non è cosa di poco conto..
quella delle tagliatelle di zafferano e riso glutinoso pubblicata sul n. 7 diTaste and More.
nuovo numero della rivista e vi consiglio davvero di non perderlo perché troverete
tante ricette fresche e colorate adatte alla primavera. Intanto, nell’attesa,
io vi lascio questi ravioli di pesce.
di fecola di patate*
di maizena*
gomma xantana direttamente sul tagliere. Create un avvallamento al centro e
aggiungetevi le uova. Iniziate a impastare raccogliendo la farina dai bordi,
aggiungete l’olio e l’acqua. Formate una palla e avvolgetela nella pellicola
trasparente. Lasciate riposare l’impasto in frigorifero per almeno mezz’ora.
Estraetelo e lasciate riposare a temperatura ambiente per un quarto d’ora,
stendete l’impasto servendovi dell’apposita macchina per tirare la sfoglia.
Create dei rettangoli all’interno dei quali deponete un cucchiaino di ripieno,
richiudete molto bene i lati.
adatti ai celiaci verificandone la spiga sbarrata, la presenza nel prontuario
dell’AIC o l’etichetta del produttore.
carota, sedano, cipolla, prezzemolo, vino e aglio. Al termine della cottura
spellate e spolpate il pesce riducetelo a pezzetti piccoli e mettete da parte.
Scottate i gamberi e tritateli a mano con un coltello. Cuocete le patate a vapore,
schiacciatele con una forchetta. Mescolate insieme il branzino, i gamberi e le
patate. Aggiungete sale, pepe e prezzemolo.
Che bei ricordi quelli di tua nonna 🙂 Ci siamo intenerite nel vedere come tu abbia voluto condividere un ricordo simile, legato però alla figura materna, con le tue bimbe preparando loro una buonissima pasta totalmente gluten free. Anche noi ti vogliamo come mamma ed essere coccolate così Simo!! Ti vogliamo bene, un abbraccio
Fantastici! Come tutte le tue creazioni 🙂
Ciao! per il preboggion farò un post a parte, per ora provalo con gli ingredienti che ho dato il tarassaco non dovrebbe essere difficile trovarlo comunque se vuoi lo puoi piantare ci sono i semi in vendita se hai anche un piccolo terrazzo puoi provare con un vaso per le altre erbe sarà un po' più complicato ma mi documenterò bene magari riesco a trovare siti che vendono le semenze o altre alternative ^_^
Ciao cara,
la descrizione iniziale è bellissima!!! sembrava di vedere la tua nonnina 😉
Hai ragione, le nostre farine non sono facili da lavorare, si devono davvero toccare e maneggiare con cura. Io non ho mai osato cimentarmi in impasti del genere…credo di non esserne capace!!! Però, dopo aver visto questo post, mi hai fatto venir voglia. Bravissima!!!!
Se trovo la gomma ci provo 😉
un mega abbraccione e buona giornata :** <3
Simo, che devo dire? La pasta ripiena…sei stata bravissima.
Me ne manderesti un mezzo kg ;-))
Ellen
braverrima!
🙂
ciao Simo :)))))
Mamma che buoni i ravioli con il pesce, mi piacciono forse di più di quelli con la carne, con la farina di riso devo provare a farli, l'ho sempre usata per altro! grazie della dritta
Mmm… Te ne ruberei un bel piatto per cena!!! Sono perfetti!
Siamo vicine, Simo, parliamo di nonni e pasta fresca… solo che la tua è speciale, questa è una ricetta particolare e molto raffinata, la vedo perfetta con un condimento di zucchine romanesche e fiori di zucca! La macchina per tirare la sfoglia l'ho presa tempo fa ma ancora non l'ho tirata fuori dal mobile, so che mi aspetta e che io aspetto a mia volta il momento giusto per debuttare… 🙂
La farina di riso nei ravioli mi incuriosisce, dopo i pancakes l'ho promossa a pieni voti!
Sono davvero bellissimi questi ravioli ed i tuoi ricordi…complimenti!
Che post delicato e dolce, come le tue foto Simo 🙂 Resto sempre sorpresa 🙂 Questi ravioli non hanno nulla da invidiare a quelli di farina normale…anzi!! Deliziosi!! Un abbraccio carissima
che ricordi.. quando scrivi ci incanti, tra parole, così delicate come queste immagini.
io ti abbraccio forte.. sperando di farlo presto dal vivo cara Simo. <3
Grazie per aver condiviso con noi questi dolci ricordi e complimenti, i tuoi ravioli sono bellissimi! Posso immaginare la bontà, io poi li adoro in tutti i modi 😀 Un abbraccio forte e buona giornata 🙂 :**
Complimenti! Devo provarli al più presto!